giovedì 16 settembre 2010

Si definisce il principio maschile "attivo", e il principio femminile "passivo".

Si definisce il principio maschile "attivo", e il principio
femminile "passivo". Ma la passività non ha un ruolo minore
rispetto all'attività, perché se il principio maschile porta il
contenuto, il principio femminile porta il contenente, la forma;
e la forma è dotata di un formidabile potere di attrazione. È per
contrapporlo al principio maschile, attivo, che il principio
femminile viene definito "passivo".

Ma dire che è passivo non
significa che esso sia inattivo; questo principio esercita
un'azione, e tale azione, che assume l'aspetto della passività, è
estremamente efficace.
Invece di proiettarsi in avanti come fa il principio maschile,
il principio femminile attira a sé. È questa la sua attività, e
chi non ha vera resistenza da opporgli viene assorbito.
L'attività maschile è più visibile, ma non è più potente. Si può
dire che essere attivi significa andare dal centro verso la
periferia, mentre essere passivi significa attirare gli elementi
dalla periferia verso il centro; e anche se quell'attrazione non
è talmente visibile, è assolutamente reale e attiva.

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