domenica 16 gennaio 2011

Potenza dell’attesa

Il discepolo attende sempre una visita: quella di un’entità spirituale, di un inviato del Cielo, e poiché attende, tutti i suoi centri sottili entrano in attività.
Egli sa che una grande potenza risiede nell’attesa:
è questa a mantenerlo sveglio in modo che, quando verranno i visitatori, egli sia pronto ad aprire loro la propria anima e il proprio spirito.
Anche Gesù sottolinea la potenza dell’attesa nel passo dei Vangeli dove dice ai suoi discepoli: «Siate simili a degli uomini in attesa che il loro padrone ritorni dalle nozze, per aprirgli la porta non appena arriverà e busserà. Beati quei servitori che il padrone, al suo arrivo, troverà vigili! In verità vi dico, egli si cingerà, li farà mettere a tavola e si avvicinerà per servirli». Ed ecco: i servitori che hanno vegliato aspettando l’arrivo del loro signore, vengono da lui invitati alla sua tavola; non solo, ma inoltre è il signore stesso a servirli!


Omraam Mikhaël Aïvanhov

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