martedì 6 aprile 2010

Gesù si è sacrificato per liberare il cammino; versando il proprio sangue, ha saziato l'appetito di tutti quei mostri, e il suo è un sacrificio infinitamente più grande di quanto si creda...

"Gesù è venuto sulla terra e ha versato il proprio sangue per la
salvezza dell'umanità, affermano i cristiani. Sì, Gesù è davvero
"il Salvatore", ma non nel modo in cui essi lo comprendono.
Infatti, se fossero veramente salvi, perché gli esseri umani,
compresi i cristiani, sono sempre così deboli, egoisti, cattivi?
Perché distruggono se stessi e il prossimo? Il sacrificio di Gesù
ha quindi tutt'altro significato.
Nel momento in cui Gesù è venuto ad incarnarsi, il cammino
psichico dalla terra al Cielo era ostruito. Tutte le ignominie,
tutti i pensieri e i sentimenti criminali e tutte le passioni
scatenate delle generazioni precedenti avevano fatto proliferare
nel piano astrale una moltitudine di creature mostruose che
impedivano agli esseri umani - ad eccezione di un'élite di pochi
esseri -  di progredire spiritualmente. Gesù si è quindi
sacrificato per liberare il cammino; versando il proprio sangue,
ha saziato l'appetito di tutti quei mostri, e il suo è un
sacrificio infinitamente più grande di quanto si creda... A
partire da quel momento, il cammino è stato aperto a tutti, ma
sta a ciascuno fare da sé lo sforzo di incamminarvisi. Il cammino
è libero, ma per essere salvi, siamo noi a doverlo percorrere."

Omraam Mikhaël Aïvanhov

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