"L'esistenza è una corda tesa sulla quale avanziamo, combattuti fra impulsi contrari. Tutti i giorni dobbiamo mantenere un equilibrio fra i due piatti di quella bilancia costituita in noi dal cuore e dall'intelletto. Se il cuore pende troppo da un lato, se i sentimenti prendono troppo la parola, è necessario far subito intervenire l'intelletto, il pensiero; e viceversa. C'è sempre qualcosa da aggiungere da un lato e togliere dall'altro.
"Voi dite: «Non ne posso più... Non ho più una goccia di energia...» Sì, forse nel “serbatoio” che si è appena esaurito, ma di serbatoi ne avete ancora tanti altri in voi. Sostituite il vecchio serbatoio con il nuovo, e potrete proseguire il vostro cammino.
"Quante piccole cose possono nasconderne di grandi! Per scoprirle non ci si deve fermare soltanto alle forme, ma occorre cercare il principio, lo spirito al di là delle forme, ossia imparare a percepire maggiormente quella che è l'essenza di un essere vivente per poter meglio comunicare con lui. Vedete un cristallo o un fiore, un uccello, un essere umano... Chiedetevi quali sono le potenze invisibili che hanno lavorato su quella forma.
"Uno dei passaggi più noti dei Vangeli è quello in cui un dottore della legge chiede a Gesù: «Maestro, qual è il comandamento più grande?» E Gesù gli risponde: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutta la mente e con tutta la forza». Con questa risposta Gesù sottintende che l'uomo è costituito da quattro principi psichici: il cuore, l'anima, l'intelletto (la mente) e lo spirito (ossia la forza, poiché solo lo spirito possiede la vera forza) e che questi quattro principi devono essere messi al servizio della Divinità.
"La magia è l'arte di esercitare delle influenze. E se la parola “magia” è così mal compresa dalla maggior parte degli esseri umani, è perché questi non sanno vedere a quali diverse realtà corrisponda questa parola.
"Capita che qualcuno venga da me a lamentarsi: «Lei ci consiglia di assistere al sorgere del sole dicendoci che attraverso il sole fisico, il sole spirituale fa germogliare i semi divini che il Creatore ha posto in noi. Tuttavia, dopo vent'anni che guardo il sole sorgere, non sento molti cambiamenti». Ma vent'anni sono pochissimi! Per alcuni semi occorrono secoli e forse anche millenni prima che diano dei frutti.
"È importante che al momento di lasciare la terra ciascuno si senta in armonia con tutte le creature. Se ve ne sono alcune con le quali siete ancora in conflitto, non dovete lasciar perdurare questa situazione, ma dovete riconciliarvi anche con esse. Altrimenti, ciò si inscriverà in voi come un debito da pagare.
"Il Maestro non può rimanere un essere esterno al discepolo: dal momento che questi lo ha veramente accettato, il Maestro esiste anche in lui; egli porta ovunque la sua immagine e quell'immagine non smette di agire sui suoi pensieri, sui suoi sentimenti e sulle sue azioni.
Il discepolo impara a poco a poco a formare in se stesso l'immagine del proprio Maestro:
"Immaginate un enorme blocco di pietra: dato che subisce l'attrazione terrestre, quel blocco è molto pesante e nessuno può sollevarlo. Ma ecco che si trova il mezzo per allontanarlo a sufficienza dalla terra affinché possa sfuggire a quell'attrazione: il masso non pesa più, è leggero, fluttua perfino.
"Prima di dire messa il sacerdote incomincia con l'esorcizzare e consacrare tutti gli oggetti di cui si servirà, compresi l'incenso, il vino, le ostie, l'olio, i libri sacri e la veste che dovrà indossare. Sì, perché anche se nessuno li ha toccati, quegli oggetti sono stati sottoposti a tutte le correnti che attraversano lo spazio, assorbendo così delle impurità. Anche per se stesso il sacerdote pronuncia parole di purificazione e di consacrazione, al fine di rendersi degno mediatore fra Dio e gli uomini.
"Chi abbraccia un insegnamento spirituale non deve credersi obbligato ad allontanarsi dagli altri, a isolarsi. Niente gli impedisce di frequentare persone d'ogni genere: deve soltanto essere abbastanza forte e illuminato per non perdere la sua direzione. Vada pure al lavoro, faccia degli incontri e allacci pure delle amicizie, ma coltivi un atteggiamento di fermezza nei confronti di tutto ciò che potrebbe farlo deviare dal suo cammino.
"Che simbolo profondo e significativo è quello della sorgente! Perché? Perché essa non smette di zampillare e di fluire. E in noi, la sorgente che non deve mai smettere di zampillare e di fluire pura e trasparente è l'amore. Qualunque cosa ci accada e qualunque cosa facciamo, niente deve mai impedire alla nostra sorgente di scorrere.
"Le capacità intellettuali dell'essere umano non sono unicamente il risultato dei suoi studi o delle sue riflessioni, ma sono anche la conseguenza dello stato buono o cattivo di tutte le cellule del suo organismo fisico. Egli deve dunque mostrarsi vigile facendo attenzione alla qualità del suo nutrimento fisico, ma anche psichico (le sue sensazioni, i suoi sentimenti, i suoi desideri e i suoi pensieri), perché è così che egli si aprirà alle più grandi rivelazioni. Allo stesso modo, tutti i gesti armoniosi che egli si sforza di compiere con amore, consapevolezza e convinzione, introducono nel suo corpo una corrente che, attraversando le sue cellule, le magnetizza in modo da polarizzarle correttamente.
"L'idea di fratellanza universale è contenuta nelle prime parole della preghiera insegnata da Gesù: «Padre nostro, che sei nei cieli». Quando ci rivolgiamo a Dio, il Creatore, dicendo «Padre nostro», come pensare che Egli sia soltanto il Padre di alcuni? Dio è il Padre di tutti gli esseri umani, perché a tutti ha dato la vita. Dunque, quando si dice che gli esseri umani sono fratelli, occorre comprendere l'idea di fratellanza come la più alta espressione della vita.
"Gli istinti sono potenze di vita straordinarie; se si cerca di annientarli, o non ci si riesce e ci si sfinisce in quella lotta, oppure, se ci si riesce, è ancora peggio, perché si finisce per annientare al tempo stesso una parte della propria vita. Allora, come dominare gli istinti? Nutrendo in se stessi un alto ideale. Sì, perché un alto ideale è il miglior trasformatore delle energie. Non appena poniamo un ideale molto elevato nel nostro cuore e nella nostra anima, le nostre energie sono obbligate a passare attraverso quell'ideale, ed esso si occupa di imprimere ai nostri istinti un'altra direzione, una direzione verso “l'alto”, appunto. L'alto ideale trasforma le energie.
"Nessun essere umano giunge sulla terra con la chiara consapevolezza di ciò che è, di ciò che viene a fare, e perché. L'incarnazione è una caduta nella materia, e la materia è una potenza che ghermisce l'anima al punto di toglierle la memoria. Quello che sarà il destino dell'anima è determinato da ciò che l'anima stessa ha vissuto nelle sue esistenze precedenti; prima di ridiscendere, essa è a conoscenza di ciò che l'attende, sia perché questo le viene imposto, sia perché essa ha avuto la possibilità di scegliere; ma nell'istante in cui l'anima scende, questa conoscenza le viene tolta.
"Per la maggior parte, le persone cercano di frequentare quelli che appartengono al loro stesso ambiente sociale, che hanno lo stesso livello di istruzione, gli stessi gusti ecc. Ma non è così che si coltiva la coscienza del legame fraterno che deve unire tutti gli esseri. E neppure un esiguo numero di persone riunite in una chiesa o in un tempio per congratularsi tra loro e cantare insieme la gloria di Dio, può dare grandi risultati.
"Per acquisire il sapere occorrono anni di studio e speciali condizioni. È difficile anche acquisire la volontà, e ci si può riuscire solo dopo molto tempo. Ma se qualcuno vuole manifestare l'amore, può farlo facilmente e subito, poiché l'amore è lì, vicinissimo: l'amore è in lui, e trovarlo dipende unicamente da lui. Ovunque egli vada e quali che siano le persone che incontra, egli ha sempre l'amore nel cuore e ha la possibilità di manifestarlo.
"Ogni nostra azione e ogni nostro sentimento, così come ogni nostro pensiero, qui e ora, rappresenta una causa che provoca delle conseguenze. Ma poiché la nostra vita non termina nel momento in cui lasciamo la terra, quelle azioni, quei sentimenti e quei pensieri, che sono realtà vive e operanti, continueranno a seguirci non solo nell'aldilà, ma anche quando torneremo a incarnarci di nuovo.
"Un uomo accusato ingiustamente viene mandato in prigione... Per non essere annientato è necessario che egli cerchi in se stesso qualcosa che sarà più forte di tutto, e questo “qualcosa” è il pensiero, lo spirito. Se ci riesce, egli scopre che cos'è la vera libertà. Ogni giorno quell'uomo lavora sui propri pensieri e sui propri sentimenti, in modo da non provare né impazienza né collera né odio, perché sono appunto questi pensieri e questi sentimenti che costituiscono le vere prigioni, e da queste prigioni lui solo può liberarsi.
"Pregando il Signore, noi ci leghiamo a Lui; ma qual è la natura di questo legame? Se nel momento in cui ci rivolgiamo a Lui non cerchiamo di elevare il nostro livello di coscienza ordinario, se abbiamo unicamente richieste personali da rivolgergli, può darsi in effetti che i nostri affari si sistemeranno, ma non sarà stato necessariamente Lui a intervenire perché si sistemassero... e neppure perché si complicassero. Dio lascia che gli avvenimenti si svolgano secondo le leggi che Egli stesso ha stabilito.
"Ciò che si vede è sempre poca cosa a paragone di ciò che non si vede. Allora, perché si dà unicamente attenzione e importanza a quel che si vede ?
L'essenziale è sempre invisibile, a cominciare dalla vita. Si può forse vedere la vita? No, se ne possono vedere soltanto le manifestazioni.
"Per vivere la vita spirituale non è necessario accumulare molte conoscenze. L'essenziale nella vita spirituale è la pratica. Leggere e studiare senza mai cercare di realizzare, di concretizzare, non va bene. Ovviamente, senza sufficienti cognizioni, la pratica risulterà povera, vuota. Ma una volta acquisite certe nozioni e certe verità, occorre concentrarsi su alcuni esercizi e ripeterli tutti i giorni.
"La musica è una potenza, ispira emozioni, sentimenti, e dà uno slancio. Ma tutto questo non è sufficiente. Le emozioni, i sentimenti e gli slanci devono essere orientati, e un buon orientamento presuppone una filosofia, una saggezza. Nella filosofia, così come la concepiscono gli Iniziati, la musica è sempre presente. Perché?
"Decidere di avere dei figli significa assumersi una grave responsabilità. Perciò è importante che, molto prima della sua nascita, i genitori consacrino a Dio, o quanto meno a un alto ideale, l'essere che è in procinto di arrivare. Con questa consacrazione non faranno necessariamente di lui una creatura eccezionale, ma vi imprimeranno un marchio: incideranno nella sua materia psichica dei solchi che attireranno più facilmente su di lui correnti di forze benefiche, e dirotteranno le correnti malefiche.