«Mio Padre lavora, e anch’io lavoro», diceva Gesù. Come Gesù, anche gli Iniziati, che hanno la coscienza risvegliata, partecipano ogni giorno al lavoro di Dio; e a questo lavoro potete partecipare anche voi! Direte: «Ma come, noi, così ignoranti, così deboli, possiamo partecipare al lavoro di Dio?…»
Vi darò un metodo. Per prima cosa rimanete in silenzio e immobili per un lungo momento, poi iniziate ad elevarvi col pensiero… Immaginate di lasciare a poco a poco il vostro corpo fisico, uscendo dall'apertura che si trova alla sommità del cranio. Continuate immaginando di attraversare il vostro corpo causale, buddhico e atmico, di collegarvi all’Anima universale – quel principio cosmico che riempie lo spazio – e là di partecipare al suo lavoro in tutti i punti dell’Universo contemporaneamente. Voi forse non saprete chiaramente cosa stiate facendo a quel punto, ma il vostro spirito, invece, lo sa.
Per poter durare nel tempo, è necessario sapersi rinnovare costantemente: è una legge universale. E se ora il cristianesimo sta perdendo terreno, è perché non si è rinnovato: da secoli si aggrappa a vecchie concezioni che non sono più valide e che occorrerebbe abbandonare. Certo, non si tratta di sostituire i principi sui quali è fondato il cristianesimo: non possono esistere principi migliori di quelli che si trovano nei Vangeli. Ma a quei principi sono state aggiunte moltissime credenze erronee e pratiche che ora non hanno più ragione d’essere!
Il giorno in cui riusciremo a raggiungere la nostra Anima superiore, si verificherà lo stesso fenomeno di quello che in amore viene chiamato “colpo di fulmine”, ossia l'istante in cui due esseri si incontrano e, come in un lampo, le loro anime si fondono.
I pensieri e i sentimenti sono correnti di forze. Ecco perché dovete sempre vegliare sulla qualità di ciò che accettate nella vostra mente e nel vostro cuore; questa deve essere anzi una delle vostre preoccupazioni essenziali. Ogni giorno, cercate di consacrare almeno qualche minuto ad un’attività che vi leghi alle regioni della luce. Scegliete un’occupazione che vi obblighi ad attirare e a custodire in voi le immagini più belle, gli stati di coscienza più elevati; consideratelo come il momento più importante della vostra giornata: pensate che da quel momento dipendono il vostro avvenire e la vostra salvezza.
Fin dall’inizio dei tempi, il Creatore ha deposto nell’uomo semi di ogni genere, vale a dire qualità, virtù, facoltà, doni. Se molti di quei semi finora non hanno dato frutto, è perché nessun sole li ha ancora riscaldati e illuminati.
A tutti coloro che si domandano se i semi di cui vi parlo siano qualcosa di reale, risponderò: «Andate presso il sole; è lui che li fa crescere e li fa apparire alla luce del giorno.
Che cosa conoscono i cristiani del significato dei sacramenti istituiti dalla Chiesa?… Prendiamo solamente l’Eucarestia e il matrimonio: questi due sacramenti celebrano entrambi l’unione tra i due principi – maschile e femminile – grazie ai quali la vita si perpetua in tutta la Creazione, dall’alto fino in basso. La differenza tra i due sacramenti sta nel fatto che il matrimonio concerne più il piano fisico, la vita sociale, mentre l’Eucarestia – la comunione con il corpo e il sangue di Cristo, rappresentati dal pane e dal vino – concerne la vita spirituale, la vita interiore. Il simbolismo però è il medesimo, ed è quello che si ritrova all’inizio e al termine della missione di Gesù.
La musica non è soltanto un susseguirsi di sonorità gradevoli; la musica è un condensato di forze, di vibrazioni. In qualche modo, con la musica si penetra in un mondo di magia: si può utilizzare la potenza delle vibrazioni sonore non soltanto per proiettarsi nello spazio, ma anche per creare. La musica facilita il lavoro mentale: invece di lasciare che il pensiero vada alla deriva, occorre essere coscienti e mobilitarlo allo scopo di realizzare qualcosa di bello e di grande in se stessi e nel mondo.
Quante terre sono diventate dei deserti a causa della mancanza d’acqua! Ma ci sono anche tanti deserti, dove si è potuto portare l’acqua, che sono stati trasformati in terre fertili! L’acqua è la vita che circola. Allora, se anche voi volete diventare una terra fertile, lasciate sempre scorrere l’acqua, la vita; e non preoccupatevi di sapere quali saranno gli alberi che lì cresceranno, fioriranno e daranno frutti, né quali uccelli verranno a cantare su quegli alberi.
La mattina, uscendo da casa per assistere al sorgere del sole, provate già a pensare che state andando ad incontrare un essere vivo, come viva è anche tutta la natura intorno a voi: gli uccelli, gli animali, gli alberi, i fiori… Sì, perché la vita è l’intero Universo, e questo è popolato anche di un’infinità di creature invisibili ma reali. Perciò, rivolgete loro un saluto: dite a tutte quelle creature che siete loro riconoscenti per la limpidezza del mattino e per tutte le esistenze che si stanno risvegliando.
Quando si sente salire la collera dentro di sé, si deve cercare di darle una via di sfogo positiva, mettendola immediatamente al lavoro: l’afflusso di energie che essa produce può sempre servire per un’attività fisica o psichica. Non è difficile trovare qualcosa da fare a casa propria o altrove, poiché ci sono tanti lavoretti che si è soliti trascurare! Si può mettere a profitto l'energia prodotta dalla collera per pulire o sistemare la casa, diserbare il giardino, ecc., aiutare un parente, un amico, o chiunque altro ne abbia bisogno.
Ogni avvenimento importante che dobbiamo vivere è preceduto generalmente da segni premonitori. Tuttavia, dal momento che noi non conosciamo il linguaggio della Natura, non sappiamo leggere i messaggi che ci giungono dai quattro elementi, dalle piante, dagli animali, dagli esseri umani o da certi sogni. Ogni avvenimento è preceduto da alcuni indizi, esattamente come quelli che, con l’aiuto di determinati apparecchi, la scienza riesce a rilevare prima che si verifichino terremoti, eruzioni vulcaniche, cicloni e maremoti.
Dei genitori vedono morire il proprio figlio. Sono disperati, distrutti, e continuano a chiedersi: «Ma perché?…» Quale conforto potranno trovare nelle parole di un sacerdote o di un pastore, il quale risponderà che quella «è la volontà di Dio»? Era la volontà di Dio che quel figlio si ammalasse e morisse?… È stato Dio a volere che una sera, dopo aver bevuto troppo con gli amici, un figlio morisse in un incidente d'auto?… È stato Dio a volere che un altro si drogasse o si suicidasse?…
Quando si chiede ad un medium di proiettarsi in regioni molto elevate del mondo invisibile per rispondere a domande di ordine spirituale, il più delle volte egli non è in grado di farlo: la sua chiaroveggenza si limita sempre, più o meno, alle regioni del piano astrale. Ebbene, una chiaroveggenza che non possa servire all’elevazione dell’essere umano non è di alcun interesse per gli Iniziati. Ecco perché questi ultimi non si fermano lì, e addirittura chiudono gli occhi per attraversare le regioni dell’astrale.
Sforzatevi di dare il primo posto al Signore. Ponetelo al di sopra di tutti i vostri desideri e di tutti i vostri interessi personali: sentirete avvenire in voi molte trasformazioni benefiche, e soprattutto diverrete un mondo organizzato.
Dare il primo posto al Signore, metterlo a capo del proprio essere, significa trovare un punto di equilibrio incrollabile.
Se di notte vi capita di essere svegliati da un rumore (il telefono che squilla, un oggetto che cade, una finestra chiusa male che sbatte, qualcuno che bussa alla vostra porta), voi non vi precipitate così, nel buio, per fronteggiare la situazione. Istintivamente, la prima cosa che fate è accendere la luce per poter vedere. Ebbene, dovete avere anche lo stesso comportamento prudente in qualunque altra circostanza della vita.
È necessario ora che la religione smetta di predicare che le sofferenze e i mali degli esseri umani sono voluti da Dio. La volontà di Dio è che gli esseri umani superino perfino gli arcangeli in bellezza e in luce. Per quale ragione li avrebbe creati a Sua immagine, se non perché si avvicinassero alla Sua perfezione?
Un buon economista non deve preoccuparsi soltanto della produzione e della distribuzione delle ricchezze; deve anche essere capace di prevedere. Sì, l’economia è la scienza della previsione. E prevedere non significa accontentarsi di soluzioni che vanno forse bene per il momento, ma significa anche chiedersi cosa potrebbe accadere più tardi. Il giorno in cui un Paese si accorge di aver intrapreso un cammino che sta diventando pericoloso, gli è molto difficile tornare indietro. Sono tantissimi gli esempi!
In ogni istante potete ricevere dal mondo invisibile un avvertimento, una notizia, un chiarimento… Allora, siate attenti, rimanete all’ascolto, in modo da creare in voi una sorta di cellula fotoelettrica che vi avvertirà quando un’entità, una corrente, sta passando. E immediatamente, cercate di capire qual è la sua natura.
La luce e le tenebre, il bene e il male… Gli esseri umani sono continuamente sottoposti a questa dualità. Quindi, qualunque cosa facciate, ditevi che c’è sempre una forza che vi spinge in una direzione, e un'altra che vi spia e fa dei calcoli per trascinarvi nella direzione opposta.
Fare il vuoto è una tecnica che alcuni insegnamenti spirituali consigliano ai loro adepti. Questi insegnamenti sostengono che liberando uno spazio dentro di sé, gli adepti attireranno una luce, una presenza che verrà a colmarli. No, si tratta di un metodo pericoloso che noi non raccomandiamo. Fare il vuoto presuppone il fatto di essere passivi, e in questo stato di passività non è del tutto certo che si attiri la Divinità; potrebbe trattarsi piuttosto delle entità tenebrose del mondo invisibile le quali, vedendo una creatura senza protezione, si rallegrano di aver trovato una dimora in cui insediarsi.
Grazie alla sua scienza e alla sua saggezza, che fama straordinaria aveva acquisito ai suoi tempi re Salomone! Eppure, cosa diceva? «Dov'è molta saggezza c'è molto affanno, e chi accresce il suo sapere accresce il suo dolore».
Questo dimostra che la saggezza e il sapere non rendono necessariamente felici. Infatti, la luce che ci è data dalla saggezza e dal sapere inizialmente ci arreca preoccupazioni e inquietudini: fa apparire quello che spesso si preferirebbe non vedere. E anche se il saggio rappresenta un ideale umano da raggiungere, la sola saggezza non può dare la felicità. La felicità ci viene data dall’amore, non dalla saggezza.
Verrà il momento in cui ciascuno, per la propria evoluzione, dovrà cercare di conoscere le sue vite passate, ma questo non prima di aver acquisito la padronanza interiore. Immaginate che vi si riveli che qualcuno appartenente alla vostra cerchia – o anche un membro della vostra famiglia – è stato il vostro più grande nemico in un'altra incarnazione, che vi ha perseguitato e massacrato: come reagireste?
Quanti dicono di cercare la luce! E non si può dubitare che siano sinceri; hanno capito che è meglio esseri illuminati piuttosto che rimanere nell’oscurità. Tuttavia, vogliono una luce che non esiga sforzi, così non si fermano da nessuna parte per fare un lavoro in profondità. Passano da un libro all'altro, da un insegnamento spirituale all'altro, ed è questo che definiscono “cercare la luce”.
Gli esseri umani hanno della vita una concezione molto semplice: tutto ciò che esiste deve servire ai loro bisogni. Se possono, sfruttano anche altre creature, e in tutti i modi possibili. Quanto alla natura, essa esiste solo per questo: essere sfruttata. Se potessero asservire anche il Signore, non si farebbero scrupoli. Perlomeno, non credendo in Dio, i materialisti e gli atei Lo lasciano tranquillo. Ma i credenti, cos'altro fanno il più delle volte se non assillarlo con le proprie esigenze e cercare di utilizzarlo per le imprese più egoistiche?
Per poter comprendere come le energie psichiche circolano e lavorano nell’uomo, occorre osservare come circolano e lavorano le energie in natura. Osservate un albero: più il suo tronco e i suoi rami si elevano, più le sue radici affondano in profondità nel terreno. È un sistema di compensazione, di equilibrio, che si ritrova su tutti i piani, fisico, psichico e spirituale.
Vista la natura del lavoro che egli svolge con i suoi discepoli, un Maestro spirituale ha bisogno di sapere su chi poter contare. E può contare soltanto su quegli esseri che hanno un profondo bisogno di liberarsi, di vincere le proprie debolezze. Quanto agli altri, non si fa illusioni: ben presto questi lo abbandoneranno o cercheranno perfino di nuocergli. Tuttavia, dal momento che sono venuti, egli li accetta, deve lasciare loro una possibilità; cerca così di aiutarli, poiché non ignora quanto sia difficile l’esistenza di ciascuno: forse essi non hanno avuto delle buone condizioni, dei buoni esempi.
Per non cadere nelle trappole che inevitabilmente la vita prima o poi ci tende, dobbiamo sviluppare principalmente due qualità: il discernimento e l’umiltà. Il discernimento è una qualità dell’intelletto, e l’umiltà una qualità del cuore.
Dovete intraprendere un lavoro: cercate per prima cosa di calmarvi e, se si tratta di un lavoro manuale, concentrate la vostra attenzione sul primo gesto: fatelo lentamente per non commettere errori. Poi ripetetelo più rapidamente, e ripetetelo ancora fino a raggiungere la velocità desiderata: vedrete che quel gesto vi sembrerà sempre più facile e rimarrà comunque impeccabile.